Titolo: Born to fight
Regia: Panna Ritthikray
Anno: 2004
Paese: Thailandia
Giudizio: 2/5
Un gruppo di atleti di fama internazionale si reca in visita di beneficenza presso un villaggio sito al confine thailandese/birmano; il gruppo s’imbatte qui in un esercito di miliziani in possesso di un missile nucleare, che chiede il rilascio di un boss della droga
Se non è Prachya Pinkaew allora si parla di Rittihiraky. Entrambi registi e coreografi hanno il merito e il vanto di aver lanciato il cinema d’azione thailandese. Il merito è sicuramente delle capacità del secondo come coreografo e maestro indiscusso di tai-boxe e muay –thai di credere e scommettere nell’assoluta enfasi degli atleti. Nessun effetto nelle scene d’azione. E’ questo il merito di tutta la schiera di film che da ONG BAK,BANGKOK DANGEROUS, RAGING PHOENIX punta tutto su alcuni atleti appena sfornati dalle migliori scuole e scene di combattimento mozzafiato e con un ritmo serrato senza essere da videoclip.
Il limite ancora una volta è dato dalla sceneggiatura veramente scritta in pochi minuti. Scontata e con alcune prese di posizioni tamarre le quali cercano di commuovere quando invece non fanno altro che risultare inverosimile e dalla lacrima facile. Infatti mentre nel successivo BKD la trama era funzionale ai combattimenti qui la drammaticità alle volte senza volerlo diventa comicità per l’esasperazione troppo ricercata.
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