Titolo: Killer Elite
Regia: Gary McKendry
Anno: 2011
Paese: Usa/Australia
Giudizio: 2/5
Quando il suo mentore è fatto prigioniero, un membro in pensione di "Elite Service Special Air" britannico è costretta ad agire. La sua missione: uccidere tre assassini inviati dal loro leader. Il film è basato su una storia vera
All’inizio ero incuriosito. Sapevo benissimo di non trovarmi di fronte a nulla che avesse il minimo taglio del film di Peckinpah eppure forse perché era l’opera prima di un regista di nome McKendry con un cast variegato (De Niro, Stahman e Owen) ho pensato, ingenuamente, che il film potesse dare un minimo di credibilità e stile pur prendendo le distanze dall’originale, ma almeno rimanesse nelle aspettative un buon film d’azione.
Eppure il pacco è stato assicurato. In questo caso poi il film in questione è qualcosa di tremendamente confuso (tranquilli, si capisce che la sceneggiatura prende vie diverse per dileguarsi dalla merda in cui si è impantanata) e scontato (il killer protagonista all’inizio che quando rischia di uccidere per sbaglio un bambino innocente, decide di ritirarsi) tutto questo nel caos totale di presunti revenge terroristiche che come sfondo, dal momento che non bastano, si scontrano con due agenzie segrete di spie per dare luogo al lungo degenero che si chiude su se stesso senza bisogno che lo spettatore spenda troppe energie a capire che cazzo sta succedendo.
Poi, come se non bastasse, alcuni assurdi raggiungono il vertice contando che il film tratto da una storia vera come viene scritto all’inizio punta tutto sulla fisicità dei personaggi (Stahman protagonista) e sulle scene d’azione tra le altre cose senza particolari guizzi di regia.
E così uno si ritrova ad assistere a cinque minuti di mazzate tra Stahman e Owen in un assurdo inconcepibile.
Se De Niro era l’occasione del film, non vedo come non si siano oramai già accorti che l’attore feticcio di Scorsese è già da anni che si è sputtanato completamente.
Nessun commento:
Posta un commento