sabato 24 settembre 2011

Alba del pianeta delle scimmie


Titolo: Alba del pianeta delle scimmie
Regia: Rupert Wyatt
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Mi piace l’espressione che hanno usato per lanciare il film “L'evoluzione diviene rivoluzione”.
Quando poi a farla da protagonisti sono i nostri antenati il tutto acquista un fascino e un’enfasi notevole, elemento che non sfugge all’occhio di Wyatt che confeziona davvero un bel film grazie agli sceneggiatori Rick Jaffa e Amanda Silver, un prequel forse del famoso film del ’68, ma che si rifà ai primi e interessanti film in cui incidenti di varia natura (in questo caso un farmaco per curare l’Alzheimer) rendevano gli animali carnefici e non più vittime.
In questo caso poi il soggetto si dirama proprio come il ceppo e le caratteristiche del farmaco sulla sua evoluzione, diventando una critica feroce contro il maltrattamento degli animali, il danno e gli interessi delle multinazionali, un cammino di formazione di un protagonista che però è una scimmia dalle capacità sbalorditive (commovente l’urlo di Caesar come a slegarsi da una condizione d’inferiorità), l’azione dinamica nel finale e con delle scene, quella dell’attacco delle scimmie, davvero spettacolari ed esaltanti (chi non farebbe il tifo nel vedere un’orda di scimmie incazzate nere contro uno stuolo di forze del (dis)ordine…
Un film davvero ben riuscito, certo con alcune sviste e alcuni paradossi, ma se contiamo la media dei film che escono con un budget di questo tipo allora merita un encomio speciale soprattutto nella perfetta e riuscita scelta di usare la tecnica del capture-motion per Caesar.
Il finale poi…è l’utopia per eccellenza che vorremmo forse tutti vedere!

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