Titolo: Ma Merè
Regia: Christophe Honoré
Anno: 2004
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Uno dei film piu' belli visti in questi ultimi anni.
Tratto da un romanzo incompiuto di Georges Bataille, è un viaggio "formativo" allucinante e perverso di un ragazzo diciassettenne che si avvicina ai piaceri del sesso. Il suo è un amore incestuoso per la madre, ricambiato stranamente,è un rapporto di fiducia percui ognuno racconta all'altro facendo un resoconto senza mai nascondere i particolari piu' squallidi. Lei è una prostituta frustrata che non riesce a lasciarsi andare al figlio come vorrebbe. Lui è un giovane sensibile e testardo che vede nella propria madre l'unico vero amore rimastogli.
Questo film del bravissimo Christophe Honoré stupisce. In primo luogo perchè non è stato accettato al festival di Cannes in quanto scandaloso. In questo film c’è tutto ciò che sonda nell'animo umano per cercare di rendere normali le pulsioni e i desideri. In questo caso un rapporto edipico è una materia che tocca piu' da vicino rispetto a molti tipi di violenza o torture fisiche. Qui ci sono diverse tematiche sviluppate bene come il triangolo dal quale poi si divincolano il figlio e l'amante della madre.
I personaggi sono caratterizzati al meglio.
Elogio per Isabelle Huppert la piu' grande attrice di questi ultimi anni. Ancora una volta una delle poche attrici che scava in un personaggio difficile e negativo. Bellissima e stilosa come solo lei sa essere sullo schermo.
Louis Garrel è adattissimo al personaggio, forse come diciasserttenne è poco credibile ma recita con una semplicità che si adatta bene al film.
Tratto da un romanzo incompiuto di Georges Bataille, è un viaggio "formativo" allucinante e perverso di un ragazzo diciassettenne che si avvicina ai piaceri del sesso. Il suo è un amore incestuoso per la madre, ricambiato stranamente,è un rapporto di fiducia percui ognuno racconta all'altro facendo un resoconto senza mai nascondere i particolari piu' squallidi. Lei è una prostituta frustrata che non riesce a lasciarsi andare al figlio come vorrebbe. Lui è un giovane sensibile e testardo che vede nella propria madre l'unico vero amore rimastogli.
Questo film del bravissimo Christophe Honoré stupisce. In primo luogo perchè non è stato accettato al festival di Cannes in quanto scandaloso. In questo film c’è tutto ciò che sonda nell'animo umano per cercare di rendere normali le pulsioni e i desideri. In questo caso un rapporto edipico è una materia che tocca piu' da vicino rispetto a molti tipi di violenza o torture fisiche. Qui ci sono diverse tematiche sviluppate bene come il triangolo dal quale poi si divincolano il figlio e l'amante della madre.
I personaggi sono caratterizzati al meglio.
Elogio per Isabelle Huppert la piu' grande attrice di questi ultimi anni. Ancora una volta una delle poche attrici che scava in un personaggio difficile e negativo. Bellissima e stilosa come solo lei sa essere sullo schermo.
Louis Garrel è adattissimo al personaggio, forse come diciasserttenne è poco credibile ma recita con una semplicità che si adatta bene al film.
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