Titolo: Galantuomini
Regia: Edoardo Winspeare
Anno: 2008
Paese: Italia
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Ambientato in un periodo che va degli anni Settanta ai Novanta, il film racconta la tormentata storia d'amore tra un magistrato e Lucia, una donna che la vita ha portato a diventare una criminale. Due persone di estrazione sociale diversa: lui appartiene all'alta borghesia, alla società dei 'galantuomini', mentre lei è una figlia di contadini che poi diventa una boss della Sacra Corona Unita.
Winspeare è un regista territoriale e attento alle tematiche sociali. Con il suo secondo e travolgente film conferma il suo talento e la sua voglia di denunciare una tra le mafie meno conosciute e più giovani, ma non meno truce d’Italia.
Ci riporta in Puglia, a Lecce, affrontando i suoi temi più cari che sono i problemi legati alla Scu(Sacra Corona Unita),l’affiliazione, la guerra tra bande, i diversi lati della medaglia, le amicizie, tutto con uno sguardo lucido e implacabile.
La storia è vista dal lato di una protagonista femminile nelle nuova fila della Scu, Lucia Rizzo signora vedova nuova affiliata e protetta dello ‘Za e di un magistrato, Ignazio, chiamato ad indagare a Lecce il suo paese d’origine. La storia esamina il rapporto tra i due senza cercare in fondo di prendere troppo le parti e senza cercare un’identificazione precisa da entrambe le parti come il finale aperto del film e le responsabilità di Ignazio sul caso di Lucia. La loro amicizia e il loro amore sembrano essere i tasselli su cui fa perno il motore del film, così come la caratterizzazione dei personaggi dall’ex marito Fabio ai capi clan Infantino e Barabba.
Profonde le interpretazioni della Finocchiaro e di Gifuni.
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