Titolo: Cry Baby
Regia: John Waters
Anno: 1990
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
In una cittadina americana, Baltimora nel 1954, Cry Baby fa strage di cuori facendo innamorare tutte le ragazze della città. Fichette per bene, teppistelli, tutto ruota attorno a lui e la sua strana compagnia d’amici in cui spicca una borzona bruttissima, un ragazzo cattolico, e la sorella di Cry Baby, messa in cinta da un ragazzino, insomma una squadra di vandali votati al bene.
Cry Baby s’innamora di una ragazza d’alto ceto, aristocratica negli atteggiamenti ma vandala nel fondo del cuore. E' così che Cry si mette contro la classe aristo-borghese per raggiungere il suo amore. Non sarà così facile, soprattutto se l’amica piace al pupillo della società, il quale non si fa problemi ad attaccare durante una festa i vandali e mandare in fumo, a parte la moto di Cry Baby, i suoi sogni con la dolce fanciulla. Cry Baby finisce in galera ma quando uscirà, grazie al suo cuore d’oro, conquisterà di nuovo la sua amata.
Una commedia che deve molto al musical ed al talento dei giovani attori.
Johnny con il chiodo e i capelli impomatati e entrato nel mito, simpaticissima la coppia in cui spicca un Iggy Pop in crisi mistica e in piena fase down dovuta alle droghe, Belvedere e Racchia sono il corrispettivo zio e la nonna di Cry Baby.
La scenografia è molto curata con un ottima ricostruzione d’epoca e una colonna musicale perfetta. I temi che ritroviamo sono la ribellione da cui cercano di evadere i giovani teppistelli che non si adeguano più ai comportamenti dettati dalle famiglie e dalla società. La causa è il pregiudizio contro questi giovani che vestono in modo diverso ma che hanno in fondo dei buoni sentimenti.
Per essere una commedia di Waters, non mancano gli elementi dissacranti, come l’interminabile french kissing, in cui tutti si baciano con la lingua per due minuti di film con un ottimo montaggio che rende bene il passaggio generazionale.
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