Titolo: C.H.U.D
Regia: Douglas Cheek
Anno: 1984
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
In un quartiere di New York la gente comincia misteriosamente a sparire e l'ispettore Bosch, incaricato delle indagini, chiede la collaborazione di un fotografo, George, autore di un reportage su gruppi di sbandati che hanno scelto di vivere nelle gallerie in disuso della città, convinto che la soluzione del caso si trovi tra quella povera gente. I vagabondi, in realtà, sono essi stessi delle vittime: quando una donna senza fissa dimora viene arrestata per aver tentato di rubare la pistola ad un poliziotto, George scopre che l'ha fatto per proteggersi da un misterioso nemico.
Sicuramente C.H.U.D per quanto a molti possa passare inosservato e un film con un suo perchè e con delle scene molto efficaci che sanno dare un'atmosfera inquietante alla vicenda.
New York diventa dunque la location con le sue fogne e i cunicoli che danno una perfetta connotazione di ciò che si andrà ad incontrare quindi risultano efficaci non solo dal punto scenografico ma anche della fotografia che sa catturarne le sfumature.
La storia in se anche se non particolarmente originale e migliore di tante altre che non cercano di risaltare il contenuto approfondendo altre sfumature come ad esempio una critica contro il razzismo che c'era sui senzatetto e i poveri in generale additati quasi sempre come responsabili di alcuni episodi irrisolti.
Il make-up anche se datato risulta nella messa in scena efficace anche se i mostri si vedranno molto poco e si noteranno subito gli errori e le sbavature.
Nonostante tutto comunque C.H.U.D è uno di quei film che ha saputo resuscitare col tempo facendosi apprezzare per i motivi sopracitati e per una regia che con tutte le problematiche del caso ci ha creduto fino in fondo.
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