Titolo: Body Hunter
Regia: Robert Tiffi
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Giudizio: 1/5
Di giorno Claudia e una studentessa del college che sogna di diventare avvocato, la notte si spoglia insieme alle sue colleghe davanti agli occhi vogliosi degli uomini. In mezzo al loro pubblico c'e anche un brutale e spietato serial killer. Quando i copri nudi della ragazze iniziano ad essere trovati martoriati e mutilati, Claudia dovra fare da esca per costringere l'assassino ad uscire allo scoperto.
Non c’è molto da dire di Body Hunter tranne che è uno dei cento film che escono direttamente in dvd per il mercato splatter e che non trova idee interessanti(raro in questo caso il ritmo di stronzate centrate in un colpo solo) negando ogni colpo di scena ma sfruttando il pretesto killer-fichette in questo caso strippers che corrono da una parte all’altra mostrando solo culi, espressioni vaque di sconcerto, a cui neanche loro sanno rendersi parte e gridolini isterici. Non manca di certo il sangue e gli arti mozzati che servono al killer come stimoli per le sue perversioni. La maschera dello psicopatico e la maschera di Tiffi, un regista subdolo e impotente, che con quattro film in troppi anni non ha mai sfondato e che con questo film non contribuisce se non a farsi una cattiva pubblicità e un sassolino nell’oceano horror.
In questo caso poi la demenzialità e il trash pacchiano raggiungono delle vette insolite e profondamente allarmanti.
In questo caso poi la demenzialità e il trash pacchiano raggiungono delle vette insolite e profondamente allarmanti.
Nessun commento:
Posta un commento