Titolo: Battle angel Alita
Regia: Hiroshi Fukutomi
Anno: 1993
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Alita è un cyborg creato da uno scienziato cacciatore di taglie in un futuro che non fa sperare niente di buono. Alita ha un comportamento anomalo, prova sentimenti umani, non riserva rancore per nessuno e sembra interessarsi alla vita di un suo giovane coetaneo.
Purtroppo il mondo è popolato da robot che sfuggono al controllo dei padroni. Robot che si affrontano e che uccidono senza pietà. Quando un pazzo scienziato e i suoi collaboratori vorranno mettere le mani sul cyborg, per Alita non ci saranno altre soluzioni che lo scontro diretto.
Hiroshi Fukutomi è un regista di anime non particolarmente noto e bravo. I suoi successivi lavori dopo Alita non vanno annoverati. Tuttavia questo OAV del’93 di fantascienza diviso in due capitoli per la durata complessiva di 60min è notevole.
Lo stole non è curato in maniera maniacale come accade per molti prodotti d’animazione contemporanea.
Qui la storia è interessante, con Alita che all’inizio sembra una povera indifesa poi scopriamo il suo talento e la sua forza straordinaria che non conosce avversari.
La tematica sembra affrontare il problema solito di cyborg che scoprono sentimenti e cercano di assomigliare sempre più all’uomo. Finale drammaticissimo che per disperazione sembra in alcune parti ricordare “Akira”.
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