Titolo: Mientras duermes
Regia: Jaume Balaguero
Anno: 2011
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5
Senza nessuno scopo nella vita e
geneticamente incapace di essere felice, César prova piacere a far
soffrire le persone che lo circondano. Nel palazzo di Barcellona in
cui lavora come portiere appronta un gioco al massacro psicologico
che ha come oggetto principale Clara, una giovane il cui
atteggiamento gioioso verso la vita lo inorridisce, e come obiettivo
quello di cancellarle per sempre il sorriso dalla faccia. Ogni sera,
penetra nell'appartamento della donna e, dopo essersi assicurato una
maggiore profondità del suo sonno col cloroformio, mette in atto il
più spietato dei piani.
Quando si parla di regole del thriller,
del giallo e di come dipanare la suspance per tutta la durata di un
film non si può non pensare ad un outsider spagnolo come Balaguero.
Il suo cinema non ha bisogno di
presentazioni e il curriculum dell'artista è costellato di film di
riferimento per gli amanti del genere.
Mientras Duermes ha una storia molto
malata che presenta però dei diktat squisiti come quello di usare un
contesto reale esasperandolo al massimo (caratteristica ormai sempre
più singolare anche se molto usata dagli spagnoli come Alex De La
Iglesia) sfruttare al massimo il potenziale espressivo di un attore
malleabile come Luis Tosar e trattare tematiche come la scelta tra
bene e male, la fallibilità della giustizia e quell'impossibilità
alla felicità che sta diventando un leitmotiv sempre più
contemporaneo non solo nel cinema.
I riferimenti al giallo hitchcockiano
con Cesar che parla con la madre malata come in parte Norman Bates
faceva con l'altra "madre" servono solo ad aumentare la
pluralità di riferimenti che il film non dimentica di citare
sottotesto ma da cui prende le distanze dimostrando un ottimo lavoro
di script per una sceneggiatura originale. La location
straordinariamente riesce ad essere una sola (un
condominio-microscosmo quasi a tenuta stagna) e spalmando così una
galleria di personaggi che dimostra ancora una volta come Jaume ne
abbia per tutti senza risparmiare nessuno (la bambina e quello che le
succederà è davvero inquietante) ma mai come il dramma e l'agonia
ai danni della bellissima Clara trovandoci forse per la prima volta a
indagare così la sfera privata di ognuno durante l'oblio del sonno.
Vogliamo poi parlare di uno dei finali
più belli, tragici, grotteschi e perfidi oltre che suisitamente
malati.