venerdì 6 settembre 2024

Barking dogs never bite


Titolo: Barking dogs never bite
Regia: Bong Joon-ho
Anno: 2000
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

Yun-ju è un nullafacente che non ha i soldi per corrompere il suo preside e diventare professore; frustrato, si sfoga con i cani del vicinato, cercando goffamente di eliminarli. Di contro Hyun-nam, giovane svampita ma di buon cuore, decide di indagare per scovare il rapitore di cani.
 
Bong Joon-ho ai suoi esordi prima di diventare un'icona del cinema di genere asiatico e internazionale. Qui abbiamo una commedia grottesca davvero squisita come poteva esserlo KEEP COOL di Zhang Yimou prima che facesse il salto anche lui. Abbiamo una sorta di indagine ma che di poliziesco sembra aver poco ma di dinamiche sociali e popolari molte. Vediamo come sempre questi edifici dove sembrano abitarci centinaia e centinaia di persone, alcuni nuclei, alcuni assolutamente assenti, altri che girovagano senza un vero e proprio scopo e poi un labirinto di scantinati dove si possono incontrare le persone più bizzarre. Il film nasce come una satira del racconto ottocentesco Il cane delle Fiandre della scrittrice inglese Ouida, molto popolare nel sud est asiatico, che Bong decompone e ricompone, trasferendolo nella periferia di Seoul. Come sempre in queste commedie nere il paradosso sembra essere sempre l'incidente scatenante che porta la gente ha interpretare male alcuni attegiamenti e da lì far partire altri incidenti che in un qualche modo impatterranno tra di loro nella maniera più assurda
La scala sociale, sembra dirci Bong, si è rotta e per risalirla ci sono solo due possibilità: la corruzione o il successo effimero che solo la tv può dare.
E alla fine, a pagare per tutti, sono davvero gli ultimi, quelli senza possibilità e dignità.

Nessun commento:

Posta un commento