mercoledì 3 luglio 2024

Devils Bath


Titolo: Devils Bath
Regia: Severin Fiala, Veronika Franz
Anno: 2024
Paese: Austria
Giudizio: 5/5

Austria, metà del diciottesimo secolo. In una comunità contadina nella foresta, la giovane Agnes celebra speranzosa il matrimonio con Wolf e lo segue in una nuova abitazione, lasciando la famiglia. Tutte le sere prega Dio di darle presto un figlio, ma le proibitive condizioni di vita e le aspettative di obbedienza iniziano a gravare sulla ragazza, che si sente in difetto nel suo ruolo di moglie devota. Una spirale di depressione che la porterà a distaccarsi sempre più dalla rigida routine della comunità, e ad essere additata come prigioniera del "bagno del diavolo".
 
Fine 1700. Il suicidio era un abominio tale per cui l'uomo o donna che sia non riceveva nemmeno una sepoltura e spiritualmente l'anima non poteva andare in paradiso. Così in maggioranza le donne che volevano suicidarsi erano costrette a uccidere dei bambini per poi costituirsi, venire confessate e infine brutalizzate in piazza ma almeno così si aveva salva l'anima.
La regista di GOODNIGHT MOMMY con Ulrich Seidl alle spalle compie un lavoro dettagliato, un'analisi forte, rigorosa, realistica e antropologica sui fanatismi religiosi che da sempre hanno connotato le sorti di una parte di società rurale. Si parte con una confessione e una sentenza.
Testa e dita dei piedi tagliati, un corpo lasciato pubblico affinchè chiunque possa vedere quale destino attenda un'omicida ma allo stesso tempo nessuno mai si è chiesto perchè delle donne timide e immacolate arrivino ad un gesto così estremo.
Devils Bath è un capolavoro, cinema veritè, di quelli che bisognerebbe inserire in alcuni cineforum obbligatori nelle scuole e negli istituti per sensibilizzare le menti e insegnare cosa ci ha riservato il passato e quali erano i dogmi estremi che bisognava perseguire come in questo caso in maniera disturbante e controversa.

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