Dopo anni di reclusione nel reparto psichiatrico del Penitenziario di Stato, Zé do Caixão è finalmente rilasciato. Tornato in libertà, il sadico beccamorto torna a dedicarsi alla sua missione, la stessa che lo portò in prigione la prima volta: trovare una donna che metta al mondo per lui il figlio perfetto…
José Mojica Marins è uno di quei
personaggi estremi che hanno sempre fatto discutere. Addirittura ci
hanno girato un documentario che vinse pure al Sundance. Qui in
doppia veste con alcune immagini di repertorio di lui da giovane
quando venne arrestato dopo gli innumerevoli omicidi e poi lo
ritroviamo nel reparto psichiatrico in prigione prima di uscire. Fin
da subito aleggia una sorta di paura da parte del direttore che
vorrebbe farla finita sapendo che scarcerandolo accadrà il peggio
che si possa immaginare ed infatti è così. Zè do Caixao porta
avanti il suo obbiettivo ovvero trovare adepti e una donna perfetta o
più di una (come avverrà nel finale) con cui concepire il suo
successore. Per farlo ricorrerà ad ogni tipo di tortura possibile e
immaginabile. Definirlo horror extreme non da l'idea, nemmeno torture
porn. Qui si toccano dei momenti davvero esagerati in termini di
violenza e torture a danno quasi solo di donne.
Addirittura topi infilati in organi umani. Encarnacao quando non punta sulla brutalità riesce anche a tirare fuori qualche idea interessante come l'odio di Zè verso la polizia corrotta che uccide bambini nelle favelas oppure gli incubi che travolgono Zè legati ai suoi omicidi del passato
E' sicuramente un film datato per certi versi che riecheggia al passato rispetto alla bellezza e originalità del cinema contemporaneo brasiliano. Eppure nonostante l'esagerazione, il film dalla sua ha una certa stregoneria, esoterismo che lo contraddistingue, che in molti potranno apprezzare come invece non è stato alla Mostra di Venezia. Alla fine del film Zé do Caixão vince, perché più donne al suo funerale sono gravide. Il seme del Male Assoluto si è sparso. José Mojica Marins invece è morto senza eredi, ma sa ancora ghignare con le sue unghie infinite nelle zone d’ombra del nostro sguardo.
Addirittura topi infilati in organi umani. Encarnacao quando non punta sulla brutalità riesce anche a tirare fuori qualche idea interessante come l'odio di Zè verso la polizia corrotta che uccide bambini nelle favelas oppure gli incubi che travolgono Zè legati ai suoi omicidi del passato
E' sicuramente un film datato per certi versi che riecheggia al passato rispetto alla bellezza e originalità del cinema contemporaneo brasiliano. Eppure nonostante l'esagerazione, il film dalla sua ha una certa stregoneria, esoterismo che lo contraddistingue, che in molti potranno apprezzare come invece non è stato alla Mostra di Venezia. Alla fine del film Zé do Caixão vince, perché più donne al suo funerale sono gravide. Il seme del Male Assoluto si è sparso. José Mojica Marins invece è morto senza eredi, ma sa ancora ghignare con le sue unghie infinite nelle zone d’ombra del nostro sguardo.
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