Il disegnatore Todd Walkley e il suo
editore Ezra hanno fatto fortuna grazie a un fumetto basato su un
serial killer realmente esistito di nome Slasherman. Durante un tour
promozionale per pubblicizzare l'ultimo capitolo del loro lavoro,
fanno tappa nella città in cui vent'anni prima Slasherman aveva
seminato il terrore. Al loro arrivo, però, si sussegue una nuova
ondata di efferati crimini, stranamente simili a quelli raccontati da
Todd. Speculazione e paranoia prenderanno presto il sopravvento,
sollevando mille interrogativi sul nuovo misterioso assassino.
Nonostante la visione sia stata interrotta da diversi sbadigli e da un ritmo che in più parti ci mette davvero troppo ad ingranare, il film di Baruchel se non altro cerca di trovare qualche elemento originale nel soggetto e nella riflessione a cui porta questo slasher. Si parla di fumetti, in questo caso del torture porn che sembra materia naturale per la coppia di protagonisti senza moralismi o il fatto che squartare delle donne possa non piacere a Kathy la ragazza di Todd. Invece per fortuna siamo in America dove almeno da questo punto ognuno è libero di fare il cazzo che gli pare.
Se nella prima parte il villain viene generato e cresciuto a suon di tavolozze e omicidi, nella seconda parte e soprattutto nel climax finale dove ci sarà un tosto face to face, entrambi verrano messi di fronte alla responsabilità che ha di fatto l'arte e in questo caso del suo disegnatore Todd
nei confronti del suo pubblico scegliendo di mettere in scena la violenza estrema soprattutto sulle donne e del tipo di pubblico che questo genere finisce per attrarre che manco a farlo apposta è perlopiù composto dalle stesse donne che dimostrano di amare l'horror e il porno più degli uomini.
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