Jann Mardenborough è un gamer specializzato nel simulatore di corse automobilistiche Gran Turismo. È figlio di un ex giocatore di calcio che ha militato nella squadra di Cardiff, la città del Galles dove vive insieme al fratello. Quest'ultimo cerca di seguire le orme paterne mentre Jann è considerato una sorta di delusione dal padre. Avrà però l'occasione di rifarsi quando la Nissan lancerà un concorso tra i giocatori di Gran Turismo, per reclutare nuovi piloti da far correre in vere corse automobilistiche. Il rischioso progetto di marketing è un'idea di Danny Moore, che non trova un tecnico disposto ad affiancarlo finché non si rassegna a rivolgersi all'ex campione Jack Salter. Sarà lui ad allenare Jann e gli altri gamer, sottoponendoli prima a una rigida selezione e poi aiutandoli a dare il meglio di sé in pista.
Sinceramente rimango basito quando scopro che qualcuno nutre delle aspettative da un film del genere. Blomkamp è un regista che adoro e qui come tanti suoi colleghi ha fatto una marchetta.
Di recente lo ha fatto uno dei miei registi preferiti Wheatley con Meg 2-L'abisso riuscendo a fare ancora peggio con un film da cui mi aspettavo perlomeno qualcosa. Qui no. E secondo me il film nella sua totale ingenuità funziona e anche bene. Il viaggio dell'eroe e la storia di formazione e redenzione seppur semplici e ai minimi termini, convincono abbastanza grazie ad alcuni volti che riescono ad emergere e non sembrare plastici e parlo del protagonista. Orlando Bloom è inguardabile ma d'altronde è sempre stato un attore che non ha mai avuto talento. Cosa che non si può dire per il sempre convincente David Harbour. E poi non dimentichiamoci che Jann ammazza un cristiano nel film anche se dovuto ad un incidente.
Nessun commento:
Posta un commento