Sayen sta dando la caccia agli uomini che hanno ucciso sua nonna. Usando la sua formazione e la sua conoscenza della natura, è in grado di ribaltare la situazione, venendo a conoscenza di una cospirazione che minaccia le terre ancestrali del suo popolo
Il secondo lungometraggio di Witt direttore della fotografia di Scott in numerosi film è un concentrato di stereotipi per un revenge movie con una final girl per un survivor movie d'azione.
Pur concentrandosi sugli inseguimenti, sulla bellezza dei paesaggi e delle location, la storia non sta davvero in piedi e sembra voler solo mostrare le prodezze della protagonista inseguita da un gruppo di mercenari armati fino ai denti. L'idea della tribù Mapuche con i suoi ideali e rituali viene appena accennata dal momento che subito viene mostrato il potere della multinazionali e la corruzione di una politica che pur di prelevare il cobalto e fare soldi a palate non esitano a fare una sorta di genocidio. Purtroppo tutta la parte socio politica e antropologica nel film manca e alcune scene di inseguimento alla lunga diventano ridondanti e alcune decisamente assurde come quella del ponte.
Nessun commento:
Posta un commento