martedì 18 aprile 2023

Pataffio


Titolo: Pataffio
Regia: Francesco Lagi
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

La carovana del Marconte Berlocchio, fresco di nozze con la donna Bernarda attraverso la cui famiglia ha avuto il suo titolo, si presenta al nuovo feudo di cui sarà signore, trovandolo però in rovina. Né autorità né rappresentanti regi ad attenderlo: solo una banda di paesani affamati che usano il castello per pascolare gli animali e tirano a campare come possono. Assieme al fido consigliere Belcapo, al frate cappuccio e a un manipolo di soldati ben poco convinti, Berlocchio cercherà di trasformarsi nel nobile che non è mai stato. 

Un'altra bella sorpresa del nostro cinema. Un'operazione coraggiosa e singolare per il cinema italiano contemporaneo il passato remoto e citando tra le righe il capolavoro di Monicelli Bertoldo Bertoldino e Cacasenno.
Malerba viene preso da Lagi che trasforma questa novella comica e poi drammatica dandogli ambizioni e moventi facendola diventare una metafora che poco si scosta dalla post modernità mostrando gli interessi e le ambizioni di un manipolo di disperati. Una corale sgangherata che cerca di compiere una grande impresa fallendo miseramente. A partire da un feudo lontano che si fa fatica a trovare sbagliando strada. All'idea di cercare dei nemici dove non ci sono. Un gruppo di poveri cristi mossi dagli instinti più bassi come la fame dove addirittura di rischia di morire quando ci si abbuffa. Il rapporto con la servitù, con i soldati, con i villani del posto che non hanno intenzione di farsi governare. Il Pataffio è una delle opere più interessanti viste nel nostro degli ultimi anni. Ambizioso e colto, recitato da dio dove alcuni attori si mettono davvero in gioco e con una scelta di linguaggio e una messa in scena perfetta dai costumi alla bellissima colonna sonora.

1 commento:

  1. Direi che se non riusciamo in Europa a fare un film su Alto/Basso Medioevo, nel 2023, in tutte le salse in cui può essere servito il genere allora possiamo anche chiudere bottega. Anzi, servirebbe una rivalutazione ad ampio raggio delle case di produzione.

    RispondiElimina