martedì 20 dicembre 2022

Paradise-Una nuova vita


Titolo: Paradise-Una nuova vita
Regia: Davide Del Degan
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Calogero, venditore di granite, è dovuto scappare dalla Sicilia con il suo carretto perché ha voluto fare la cosa giusta, cioè testimoniare contro un killer della mafia. Il programma di protezione testimoni gli ha trovato un appartamento in un residence, il Paradise: peccato che il residence sia abbandonato e che si trovi a Sauris, paesino del Friuli dove nevica sempre e si balla lo Schuhplattler tirolese prendendosi a sganassoni. A Calogero mancano la moglie Lucia e la figlia che stava per nascere, e della Sicilia gli è rimasto solo un puzzle che perde i pezzi con l'andare dei giorni. Ma al Paradise arriva proprio dalla Trinacria un altro inquilino, e la vita di entrambi sarà destinata a cambiare.
 
Paradise è quel film indipendente e sconosciuto che rischia di passare inosservato soprattutto perchè al di là delle piattaforme non ha avuto la pubblicità di altri suoi simili. Ed è un peccato perchè questa commedia è davvero molto curiosa e carina, in primis perchè ci porta a Sauris, paesino sperduto tra le montagne del Friuli-Venezia Giulia, un posto che abbiamo visto e conosciuto poco nel cinema dove se non altro abbandoniamo le solite grandi città italiane per un paesino a tratti folkloristico. E poi è così fragile nella sua armatura, soprattutto nel protagonista e le sue scelte che lo hanno portato senza mezzi termini a seguire il programma di sicurezza abbandonando la moglie incinta e la sua vita nella sua Sicilia. Pur essendo in Friuli sembra il tipico forestiero che non riesce perlomeno subito a entrare in empatia con la comunità e che dopo poco comincia a temerla perchè si sente inseguto da una nuova e pericolosa minaccia.
Anche se tutto lasciava presagire a quello ovvero un film di mafia, l'indie di Del Degan percorre sentieri battuti facendolo con semplicità, ironia e amarezza, passando dal noir, al thriller, alla commedia all’italiana con toni da gangster movie e da dramma romantico. Una delle scene in assoluto migliori è la cena proprio tra Calogero e Calogero, Davide e Golia, vittima e presunto carnefice, in un gioco tra le parti che riesce meglio di quanto forse ambisse negli intenti di scrittura e capacità dei due attori (Giovanni Calcagno continua a dare ottime prove).

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