Daniel, italiano di seconda generazione, fa l'agente di polizia nei reparti della Mobile, parte di una squadra di celerini spesso chiamata a eseguire sgomberi di immobili occupati a Roma. La squadra è per lui una famiglia, nonostante la cameratesca integrazione al suo interno porti sempre un asterisco di fondo per l'unico poliziotto di colore del reparto. Daniel ha però anche una famiglia vera che cerca di tenere nascosta ai colleghi, una madre e un fratello che vivono in un palazzo occupato da sempre sotto minaccia di sgombero. Patrick, fratello pieno di rancore a causa del lavoro di Daniel, è tra i più attivi nel comitato degli occupanti, e le due vite non potranno essere tenute separate ancora a lungo.
L'esordio di Papou è un film di genere coraggioso ma che purtroppo non riesce a fuggire da alcuni stereotipi a tratti fastidiosi provando a prendersi sul serio quando in realtà il risultato è perbenista e conservatore. Roma. Da un lato il ritratto collettivo di una comunità di abitanti, molti immigrati ma anche qualche romano che non percepisce più nulla e occupa, provando a gestire un palazzo tra mille difficoltà e al tempo stesso sensibilizzare tanto l'opinione pubblica quanto le autorità alla loro causa. Dove all'interno abbiamo dal ragazzo rom fuori controllo alla madre del protagonista e lo stesso fratello a capo del gruppo militante che gestisce le riunioni nella palazzina.
Dall'altro la celere con il suo leader che prende ordini ed esegue richiamando i suoi da un momento all'altro e stanando le situazioni più difficili dove il suo braccio destro manco a farlo apposta è proprio Daniel.
Ed è qui che avviene il primo paradosso del film quando si prova a miscelare questa sorta di braccio di ferro tra i due fratelli entrambi cresciuti in una condizione povera dove ognuno ha fatto una scelta, chi l'anarchico e chi il cellerino. Qeusta lotta che viene sempre ripresa sembra assurda da giustificare come se la celere in realtà non sappia nula di Daniel quando sappiamo che Casa Pound e questi organi di estrema destra hanno un controllo invasivo sulla loro corporazione.
E' assurdo che nessuno sappia chi sia Daniel e di come rimanga per tutto il film combattuto internamente tra le lotte contro i poracci che rimandano alle sue origini e salvare la sua ideologia con mamma e fratello nella palazzina occupata dove ovviamente avverà lo sgombro finale e allora le carte verrano svelate..
Peccato perchè con un'idea di cinema più solida senza compromessi e una scrittura più lucida il film nonostante una recitazione a tratti amatoriale avrebbe certamente dato di più..
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