Dopo che i nuovi vicini si trasferiscono nella casa accanto, Laura, una madre ancora in lutto per la figlia morta anni prima, inizia a mettere in discussione la sua stessa realtà. In poco tempo, Megan, la figlia dei vicini, le ricorda fin troppo la sua bambina e il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è diventerà sempre più labile.
Di film simili a Here Before ne abbiamo di certo già visti. Di mamme che cominciano a delirare pensando di aver riconosciuto in un'altra bambina la propria deceduta è stato già tirato in ballo e penso, anche se non in location cittadina, a quel mezzo capolavoro che rimane Vinyan di Du Welz, oppure Hierro anche se appunto questi ultimi due sono ambientati in un'isola.
Seppur alla sua opera prima la Gregg dimostra comunque una discreta tecnica per il suo esordio scegliendo come protagonista Andrea Riseborough, un'attrice sempre straordinaria capace di infondere carattere, polso e personalità ai suoi personaggi dimostrando ad ora di essere una delle attrici più capaci in circolazione. Il film comincia a salire di livello, piano piano l'atmosfera dei buoni rapporti tra vicinato cominciano a disgregarsi fino ad un finale che seppur non di carattere orrorifico diventa quel thriller psicologico teso e con il climax finale al punto giusto con le dovute minacce tra vicini che vanno in un delirante crescendo. I difetti certo non mancano come alcune scelte narrative prevedibili e qualche colpo di scena abbastanza scontato e un ritmo che senza annoiare mai a volte sceglie un taglio decisamente troppo minimale.
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