Charlie che prepara il suo appartamento per la fidanzata Simone per festeggiare insieme il loro anniversario. Simone, una fotografa professionista, è via per un viaggio di lavoro e Charlie sta facendo del suo meglio per accogliere il suo partner a casa. Tuttavia, non tutto va bene. Tra la ricezione di videochiamate condiscendenti dalla sua amica Thea e una videochiamata dalla madre prepotentemente religiosa, Charlie inizia a sentirsi sempre più nervosa, soprattutto con Simone che non risponde affatto alle sue chiamate. Le cose diventano inquietanti molto rapidamente: scorci di una figura inquietante all’interno della casa possono essere visti alla periferia di alcune scene, i video iniziano a presentare problemi in un modo piuttosto inquietante e la porta d’ingresso si rifiuta di muoversi, lasciando Charlie intrappolato all’interno.
Pandemia, disorientamento, isolamento (forzato), incubi, allucinazioni e infine la follia.
Emily Bennett scrive, dirige e interpreta questo indie horror casalingo low budget dove seppur i canoni utilizzati non portano a nulla di sofisticato, l'impianto regge quasi interamente sulle spalle dell'autrice/attrice. Coppia queer, amiche di sostegno al telefono, videochiamate con una madre che non accetta la fede e la sessualità della figlia e poi la consorte che non risponde.
Alone with you lascia presagire sin dal titolo nella sua immediatezza come Charlie comincerà una vera discesa all'inferno tutta tra le mura di casa partendo dalle voci incessanti e inquietanti dalla presa d'aria che inizialmente partono come una richiesta d'aiuto e poi cominciano a perseguitare la protagonista. Una porta che non si apre e dunque si rimane bloccati in balia delle forze dell'ordine che non arrivano e di un'amica che comincia a delirare dal locale in cui si trova.
In più se ci mettiamo una figura misteriosa nella casa, una macchina fotografica che comincia a dare i numeri, una figura che si palesa davanti alla porta e dei manichini inquietanti, il risultato seppur raffazzonato in alcuni momenti riesce ad avere sempre un'atmosfera intrigante contando che Charlie parla solo al telefono e non ha dialoghi con nessun essere umano fatta eccezione per degli squarci di flash back dove vediamo che fine sta facendo o ha fatto la consorte Simone.
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