Un autista, specializzato in terreni ghiacciati, comanda la missione di salvataggio dei lavoratori rimasti intrappolati in una miniera di diamanti nel nord del Canada. Oltre al pericolo di scongelamento, c'è un altro rischio che non aveva calcolato.
Ormai Liam Neeson tranne qualche eccezione è diventato, o lo è stato da sempre, uno degli ultimi eroi americani. Salva il mondo, salva la figlia, salva gli innocenti, salva i messicani che arrivano negli States, salva la propria dignità auto denunciandosi come rapinatore di banche professionista.
E infine manco a farlo apposta si vendica di tutti coloro che gli hanno fatto del male o gli hanno ucciso il figlio, etc. Reazionari o meno gli action con Liam Neeson sembrano quasi un filone dal momento che sono marchiati tutti, o quasi, con lo stesso stampino e marchio di fabbrica.
In questo caso cambia la location e l'identità del personaggio ma non cambiano le sorti.
The Ice road sicuramente come thriller grazie alla componente ambientale riesce a risultare più incisivo e con un bel ritmo per tutto l'arco narrativo. Alcune trovate non sono affatto male e i personaggi seppur stereotipati riescono a dare manforte all'ennesima storia di salvataggio di un gruppo di minatori rimasti intrappolati. Tre furgoni partono per l'ice road ovvero una sorta di impresa impossibile dove le 5t di carico per ogni furgone rischiano di farli sprofondare tra i ghiacci. Ovviamente quando il problema del ghiaccio sembra risolto, uno di loro diventa l'infame pagato dai capi per stanarli tutti.
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