Nella cittadina di Oak Springs, Mario sembra sparito ed il suo Bingo, unica attrazione del luogo, viene ristrutturato ed aperto da uno stravagante straniero che si fa chiamare Mr. Big. Alcuni anziani cittadini, fomentati da Lupita vogliono vederci chiaro ma saranno tentati dai meravigliosi premi messi in palio da Mr. Big. Solo Lupita non vuole cedere alle allettanti tentazioni del nuovo bingo e vuole vederci chiaro sulle misteriose sparizioni che sembrano aver colpito la cittadina.
Bingo Hell dalla sua ha un antagonista di tutto rispetto, un feticcio di Rob Zombie che immolandosi alla causa recita con una ghigna davvero inquietante. E poi c'è il bingo che per quanto ne sappia nell'horror non era mai stato usato anche se qui il tema principale è debitore di alcune cosucce di King come Cose Preziose e ritornando al solito clichè del dare ciò che si vuole prendendo in cambio la vita del giocatore. Una critica sul "guadagno facile", osannato nella società moderna, e su come i beni materiali vengano quasi divinizzati. Una tranquilla città sconvolta da questo abile personaggio nel confondere la pace e l'unione tra gli abitanti. E poi ci sono due anziane paladine della giustizia, modelli alla mamma "Abigail", di cui in particolare una sembra avere a cuore le sorti della comunità ai margini formata da neri e latinos avendola già salvata in passato.
Sul finire poi un degenero splatter anche se rimane un horror comedy a tutti gli effetti con un perfetto mix di humor e azione, grintoso e cruento con un pizzico di stile Tex-Mex che vede i cittadini distruggere di mazzate Mr Big e mandare in frantumi l'antro dell'orrore che marchia con uno stampo a forma di soldi le vittime e i predestinati.
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