Barry è un bastardo tossicodipendente e violento che - dopo l'ennesimo blackout - viene rapito dagli alieni. Barry viene messo in secondo piano mentre un visitatore alieno assume il controllo del suo corpo e lo porta a fare un giro attraverso Cape Town.
Sappiamo poco del Sudafrica e di questo molto è legato a ciò che ci hanno mostrato i Die Antwoord. Trip lisergici, lsd, metanfetamine, droghe di tutti i tipi, prostitute che danno alla luce bambini durante il coito, alieni che portano via le persone, pedofilia, criminali e manicomi.
Ryan Kruger ha mischiato tutti questi ingredienti assieme e gli ha fatti bere a Gary Green dicendogli "adesso fai il cazzo che ti pare, ma fallo bene.."
Fried Barry è uno di quei film di genere difficili da catalogare perchè di fatto sono assurdi, eccessivi, senza senso, esagerati, sboccati, disturbanti, delle chicche di follia e non sense.
Un protagonista eroinomane che ha una moglie che si prende cura di lui e dopo l'ennesimo litigio esce di casa e comincia un lunga notte di bagordi dove viene rapito dagli alieni, i quali ‘impiantano’ nello sventurato un’entità extraterrestre attraverso un processo non lontano da quello descritto da Cartman nel primo spumeggiate episodio di South Park (una sonda anale, in quel caso, qui nel prepuzio), facendo in modo che come dicevo prima possa impiantare il seme in una donna che immediatamente da alla luce un bambino.
Barry oltre ad essere un disadattato sembra non cogliere ciò che gli sta attorno, come un autistico in trip, che cammina come un derelitto venendo attratto da tutto ciò di non conforme alle regole possa succedere. Una calamita degli incontri sbagliati dove finisce per essere internato in un ospedale psichiatrico tentando la fuga con altri due pazzi oppure salva la vita di un gruppo di ragazzini tenuti imprigionati da un orco pedofilo. Tutto succede in maniera pazzesca e confusa senza avere una struttura narrativa equilibrata, ma d'altronde film del genere sono così o si amano o si odiano.
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