Una ragazza scompare misteriosamente e il giorno dopo due sue amiche e un giovane postino incontrato per caso si ritrovano nella casa al lago di lei. Lì però cominciano a succedere cose molto inquietanti...
Stuertz è uno di quegli autori indie horror molto giovane che ci tiene a dare il suo contributo astruso per un horror atipico che strizza l'occhio al weird, alle tinte grottesche, a una buona parte di trash e personaggi folli che spariscono o muoiono da un momento all'altro con dei colpi di scena apparentemente funzionali. Una storia complessa nella sua banalità, un home invasion che diventa solo un pretesto per un rito satanico e l'aver dato vita ad una creatura in grado di assediare cultisti e personaggi all'interno di una misteriosa casa in mezzo al bosco dove un gruppo di ragazze non fanno che sballarsi e i postini si perdono in lande desolate addormentandosi dove non dovrebbero.
Ha una struttura e un ritmo inusuale il secondo lungometraggio di Stuertz (regista, sceneggiatore, produttore e autore degli effetti speciali), schizzoide, autore in parte confuso, non sempre lineare ma con tanti guizzi e scelte interessanti che sembrano far slittare il film verso territori inesplorati deragliando continuamente.
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