Joseph e la sua famiglia vivono in una remota landa selvaggia dedicandosi all'attività di cacciatori di pellicce, ma la loro tranquillità viene minacciata quando iniziano a sospettare che le loro trappole siano state minacciate dal ritorno di un lupo. Joseph lascia indietro i famigliari mettendosi sulle tracce del lupo.
Hunter Hunter è un indie strano e complesso, anomalo nella sua struttura. Parte quasi come un survivor movie in una landa desolata dimenticata da tutti (gli stessi poliziotti contattati più tardi dalla protagonista diranno che non hanno giurisdizione in quella terra) per poi diventare presto un revenge movie con un finale piuttosto estremo aggiungerei splatter.
Un piccolo nucleo, un padre che insegna alla figlia l’arte della caccia, dello scuoiamento e della sopravvivenza e poi il primo pericolo, il lupo, che diventerà un ostacolo meno minaccioso dell’unica vera minaccia..l’uomo.
È strana, ambigua anche la resa dei conti, i colpi di scena sembrano prendere una piega slacciandosi dalla narrazione in ciò che il pubblico verrà a conoscenza ma che non vede. Purtroppo nonostante una fotografia davvero ottima e un focus puller coi controcazzi, il film di Linden non è esente da ingenuità perlopiù nella scrittura e nella messa in scena.
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