Titolo: Odio l'estate
Regia: Massimo Venier
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Le famiglie di Aldo, Giovanni e
Giacomo, che non si conoscono e sono molto diverse tra loro, partono
per una vacanza in Puglia e si ritrovano, a causa di un disguido, a
dover condividere l'abitazione
Forse non sarà l'ultimo film ma di
sicuro è decisamente il migliore di questi ultimi anni.
IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO
non si poteva vedere, Fuga da Reuma Park sembra quasi uno sketch che
non un film vero e proprio, per non parlare di COSMO SUL COMO' e LA
BANDA DEI BABBI NATALI.
Le prime commedie forse perchè più
cinematografiche che teatrali annoiavano meno ma erano un compendio
di clichè e stereotipi troppo romantici e fati apposta per accomodare
e mettere tutti d'accordo.
Qui ritorna al timone Venier e il film
sembra mischiare dramma famigliare, convivenza forzata, disastri
matrimoniali e figli non così perfetti come ci si potrebbe
aspettare.
Ci sono a mio avviso dei tocchi di
apertura mentale in più come i figli delle due famiglie diverse che
hanno rapporti sessuali, le tre mogli da sole che fumano una canna e
si fanno il bagno nude, elementi questi che portano in tutti i sensi
ad essere meno appannati e chiusi ma invece ridendo di situazioni
tragicomiche molto reali e spontanee. In più è uno sguardo al
passato dove ritorna la partita in spiaggia, il trio racconta in
scenette e momenti esilaranti la loro storica amicizia.
E'un ritorno in grande stile gettando
un occhio ai drammi post contemporanei come un'attività di famiglia
che chiude, una moglie frustrata che getta tutto sul marito, un
figlio sempre attaccato all'IPad, una società in cui le regole sono
inesplicabilmente a volte ferree e solo a volte flessibili.
Vedere il trio così affiatato e che
continua a invecchiare bene era il regalo più grosso che potessero
fare a chi li ha amati e seguiti da sempre.
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