Titolo: Lupin III-Lapide di Jigen
Daisuke
Regia: Takeshi Koike
Anno: 2014
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5
Lupin e Jigen progettano il furto di un
tesoro chiamato Little Comet, custodito nel paese di Doroa Est, ma si
ritrovano invischiati nel conflitto spionistico con Doroa Ovest:
Jigen viene preso di mira da un misterioso cecchino chiamato Yael
Okuzaki, che si dice prepari la tomba alle sue vittime prima di
eliminarle.
A Koike è stato dato il progetto di
mettere in scena la trilogia dei film di Lupin. Una serie di
lungometraggi (divisi in due episodi caduno) che prendono un
personaggio in particolare e disegnano una storia fatta a puntino e
scandita da una profondità nello stile e nella messa in scena.
I risultati sono stati meglio di quanto
potessi desiderare a parte qualche sospensione dell'incredulità nel
battere il nemico finale, trovando sempre quella strategia assurda e
in fondo appartenente a questo tipo di genere e alla mente folle e ai
piani ingegnosi di Lupin.
Il character design poi riesce a
rendere in maniera sublime l'estetica oltre che un lavoro incredibile
di scenografia nella ricostruzione dei paesaggi e degli edifici.
Uno degli elementi che ho apprezzato di
più è la libertà concessa al regista, la violenza che non lesina
mai, il sangue che scende copioso e dei dialoghi mai fine a se stessi
ma funzionali a dare carattere e polso alla storia. Una trilogia che
rimarrà impressa e che continua una carriera artistica incredibile
di un regista che si era fatto apprezzare per Redline e Animatrix.
Lupin III-Lapide di Jigen Daisuke è il
primo dei tre a cui faranno seguito Lupin III-Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa e Lupin III - La menzogna di Fujiko Mine
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