Titolo: Underwater
Regia: William Eubank
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Un gruppo di scienziati sta lavorando sott'acqua quando
vengono travolti da un terremoto. I sopravvissuti dovranno fare delle scelte
estreme per rimanere vivi.
Underwater è stato preda di un accanimento in negativo
che mi ha lasciato perplesso.
Sicuramente non esente da difetti, l’opera di Eubank ci
porta nelle profondità marine e quindi già per questo ha tutta la mia
attenzione. E’un b movie che soprattutto nel primo atto riesce nel suo
obbiettivo quello di cospargere tutto di un pessimismo cosmico all’interno
della base sperimentale di perforazione, facendoci capire come tutto l’impianto
rimanda al survival movie con inquadrature claustrofobiche e un buio minaccioso
che soprattutto nel secondo atto sarà uno dei veri protagonisti.
Fin da subito capiamo che l’incidente scatenante avverrà
subito, senza stare a prendersi troppo tempo per mostrarci i personaggi e la
loro psicologia ma andando dritto al punto, la sopravvivenza ad ogni costo che
richiederà sacrifici, vittime, carne da estirpare, tute che imploderanno, la
pressione costante che sfinirà i protagonisti e una minaccia che aprirà le
fauci immense proprio nei fondali di una natura ormai stufa di essere
violentata e trivellata.
Underwater ha una bella atmosfera, una deliziosa e curata
messa in scena, effetti speciali che non esagerano mai, ma arrivano precisi a
fare il loro dovere e mostrarci una popolazione subacquea piena di polipi
giganti e anfibi che sembrano mostri della laguna più cazzuti, esseri che
sembrano materializzarsi per poi svanire come nebbia. Underwater deraglia da
tante scelte che potevano apparire scontate e inverosimili, cercando di aprirsi
una strada insidiosa e fatta tutta di scelte prese all’ultimo, di soluzioni che
non potranno portare mai a nulla di buono sapendo bene che ciò che si è andato
a risvegliare avrà la meglio.
Underwater è un film dove i personaggi a parte Norah,
sembrano non esistere come se fossero tutti preda della sua immaginazione (contando
che è solo lei che di fatto accende i segnali di speranza) mentre gli altri
potrebbero essere una suggestione che si è creata negli abissi della sua psiche.
Partendo da questa riflessione il film potrebbe aprire un’altra valvola di
interpretazioni per accrescere la sua forza evocativa.
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