Titolo: Altered Carbon-Resleeved
Regia: Takeru Nakajima, Yoshiyuki Okada
Anno: 2020
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5
Takeshi Kovacs è in una differente
‘custodia’, con il compito di proteggere una tatuatrice di nome
Holly mentre investiga sulla morte di un boss della potente e
pericolosa Yakuza. Ad accompagnarlo in questo compito c’è Gena,
una agente dai modi bruschi e risoluti CTAC che ha a sua volta una
missione personale. Sul pianeta Latimer, dall’aspetto squisitamente
cyberpunk, tra le strade illuminate dai neon e i vicoli brulicanti, i
tre si ritroveranno a combattere contro formidabili ninja, versare
sangue e, alla fine, scontrarsi nel classico duello con il grande
antagonista.
Resleeved è il mio primo approccio con
la serie televisiva Altered Carbon che sembra abbia avuto un
considerevole successo in due stagioni della nota serie tv. Uno spin
off decisamente incalzante tutto architettato sull’azione, sui
combattimenti e gli inseguimenti. Trame, complotti, personaggi
diventano secondari a quello che appare come un divertissement in cui
giocano numerosi personaggi e la trama viene spesso lasciata da parte
per dare ritmo ed enfasi all’atmosfera cyberpunk. Un prodotto
valido e innovativo con uno stile d’animazione abbastanza originale
e ingredienti splatter e iper violenti a cui ormai soprattutto nel
sotto genere siamo sempre più esigenti.
Quello su cui si poteva puntare di più,
e che appare davvero una brevitas in una dimensione a parte tra il
protagonista e il suo mentore, è il taglio legato alla parte sci fi
sull’immortalità ormai alla portata di tutti i ricchi, alla pila
corticale immaginando il pianeta come un supermercato dove scegliersi
il proprio corpo a piacimento e per finire la distopia legata ai
viaggi sugli altri mondi colonizzando qualsiasi cosa e cercando un
proprio paradiso personale.
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