Titolo: Why Don't You Just Die
Regia: Kirill Sokolov
Anno: 2018
Paese: Russia
Giudizio: 3/5
Una casa in cui tutti hanno un buon motivo per
vendicarsi.
L’esordio di Sokolov è un esercizio disimpegnato e
divertente quasi tutto girato all’interno di una stanza (one room) dove il
sangue, il noir, il crime-splatter e la tortura fanno da padroni.
Un mood grottesco tra ironia drammatica e venature pulp
per cercare di dare enfasi, tono e ritmo ad un film in cui gli attori cercano
di mettercela davvero tutta con un meccanismo nella messa in scena a orologeria
che prova a non incepparsi mai. Certo è tutto decisamente sopra le righe, i
colpi di scena, se non forse il climax finale, sono scontati e il sangue a
volte esagera nel coprire scivoloni di trama e di messa in scena, ma alla fine
è un prodotto gustoso e valido, visto da noi solo al THFF, in cui a farla da
padrona ancora una volta è la violenza esagerata, stilizzata e coreografata in
maniera incredibile con tutta una galleria di colori forti a rendere ancora più
fumettoso il contesto. Dialoghi tagliati con l’accetta e momenti anche molto
ironici dove forse una delle scene migliori è quella del lancio del televisore
che si deflagra sulla testa e sul viso del protagonista, una sorta di
Highlander perché con gambe trapanate, coltellate, e tutto il resto non muore
mai, ma anzi sorride vedendo i destini degli altri personaggi
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