Titolo: Terminator 2
Regia: James Cameron
Anno: 1991
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
Il nuovo terminator T-1000 è alle
costole di John Connor per ucciderlo. Il sé futuro di quest’ultimo
manda un vecchio modello di cyborg in aiuto a sua madre Sarah, che
vuole sabotare la realizzazione dell’intelligenza artificiale
Skynet.
Terminator 2 per il sottoscritto è Il film d'azione. Un'eccellenza in grado di portare ai fasti le scene di combattimento, il ritmo sempre incalzante, l'atmosfera che alterna stadi di paura e ansia generale, il contesto che rimanda ad un'apocalisse imminente, il cast e poi le scene memorabili almeno quanto alcuni dialoghi.
Il sequel che riesce ad andare oltre il
primo capitolo. Come per Aliens, non a caso diretto dallo stesso
regista, un Cameron in stato di grazia collaudatore e precursore di
tecniche in c.g rivoluzionarie dalla ILM di Lucas per il cyborg di
metallo liquido, il T-1000 interpretato da Robert Patrick qui
semplicemente in stato di grazia.
Il film del '91 sembra davvero avere
tutto, budget faraonico, rispetto al primo poi non ne parliamo, la
possibilità di portare tutti i combattimenti su larga scala
disponendo di alcune location indimenticabili, colpi di scena e
mirabolanti effetti speciali che sembrano fare a braccio di ferro per
la loro insistenza nel precipitare lo spettatore al di là di quello
che normalmente era abituato a vedere e poi il continuo scontro tra
terminatori.
Terminator 2 al di là dei traguardi
tecnici, della messa in scena, del ritmo, del montaggio e tutto il
resto, rimane un film molto politico con la lotta alle multinazionali
e la loro responsabilità e ingenuità nel creare Skynet e condannare
così l'umanità ad essere asservita alle macchine.
In più ha diversi elementi del
cyberpunk dal tempo, lo spazio, la velocità, le vecchie e le nuove
tecnologie che qui vengono rimesse in gioco completamente. Tutti i
punti di riferimento della nostra vita quotidiana (le piccole
certezze alle quali ci attacchiamo per sentirci al sicuro, protetti
dall’imprevedibile) vengono capovolti e rimescolati, a partire
dallo stesso terminator, nel capitolo iniziale prima carnefice, che
qui invece diventa il protettore di John; Sarah che subisce uno
switch al personaggio, funzionale quanto tosto, meno paurosa rispetto
al primo film ma ancora una volta come per la Elen Ripley, mostrando
una final girl senza paura e capace di vedersela in prima battuta con
qualsiasi terminator.
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