Regia: John McTiernan
Anno: 1999
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Nord e Sud uniti nella lotta, per un'operazione neomitologica che si giova dell'interpretazione convincente di Banderas. Un arabo si allea ai Vichinghi per combattere contro gli sgradevoli Wendol in un'epopea dai larghi orizzonti.
Secondo una leggenda un giorno arriveranno dall’estremo-estremo nord delle forze oscure che porteranno morte e miseria nelle terre di Odino. Questo male potrà essere estirpato solo grazie all’aiuto di 13 guerrieri che volontariamente decideranno di difendere le loro terre al costo della vita. La leggenda vuole che la compagine sia composta da 12 vichinghi e uno straniero.
McTiernan torna all'action epico-avventuroso con una storia abbastanza interessante.
Lo specialista del cinema d'azione in grado di regalare alcuni cult indimenticabili come PREDATOR e Nomads, è qui alle prese con un'idea tratta dall'ennesimo libro di Crichton, che per il cinema si è sempre rivelato una mossa congeniale basti pensare a cosa non è stato Jurassic Park.
Ci sono molte intenzioni e ambizioni, tirare fori dal cappello un viaggiatore iraniano realmente esistito attorno al 900 d.c, e considerato dagli storici contemporanei come uno dei primi intellettuali musulmani ad aver viaggiato fino all’estremo nord e descritto la cultura norrena, mischiarlo con Beowulf (ebbene sì compare anche lui) e una tribù di cannivali dai risvolti orrorifici. Mancava solo Slaine.
Il problema del 13 guerriero è una deviazione e un'aspirazione troppo tamarra dove alcuni scontri e combattimenti riescono addirittura ad annoiare dal momento che il film non si cimenta nella descrizione storica ma si limita a pochi dialoghi, i personaggi vengono appena abbozzati e non caratterizzati a dovere, lo scontro culturale è solo accennato e il resto sono tante prove muscolari.
Sicuramente trattando il tema è sicuramente molto meglio di alcune pellicole sfortunate e dagli intenti discutibili come PATHFINDER o OUTLANDER
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