Regia: John McTiernan
Anno: 1993
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Il piccolo Danny assiste in anteprima alla proiezione di JACK SLATER IV, il nuovo film di Arnold Schwarzenegger. Un biglietto magico è causa di strane interferenze tra finzione e realtà…
Di fatto uno dei più importanti e il più ambizioso film di McTiernan a parte essere costato moltissimo, segna un punto di svolta nel metacinema e nel genere action riuscendo a regalare a profusione scene indimenticabili, un ritmo forsennato, personaggi memorabili, citazioni colte e altre meno, personaggi che si prendono in giro e tante risate oltre a riuscire a inserire più generi all'interno della stessa pellicola.
Tutti gli amanti di cinema da piccoli sono stati un po Danny, intrufolandosi nei cinema, godendosi estasiati maratone di film a volte vietate ai minori, avendo in testa solo e solamente il cinema.
Last action hero esagera e sembra farlo sempre di più con scene ai limiti della spettacolarità anche se l'elemento di finzione voluto e mai ignorato, è sempre dietro l'angolo in un astuto gioco di forze tra ciò che è reale e ciò che succede dentro al film. Una galleria goliardica e demenziale sarcastica, con stuntmen spericolati, botte da orbi, personaggi iconici che escono dai loro film per incrociare il destino del protagonista
Last Action Hero è diventato un cult amato in tutto il mondo: con un Arnold Schwarzenegger sempre in parte all’apice della sua popolarità. Ma soprattutto il grande merito va alla regia dal momento che in pochi al mondo sono in grado di girare un action come il cineasta di Albany e in questa occasione le scene estremamente spettacolari, che a prima vista potrebbero far storcere il naso per la loro inverosimiglianza e assurdità, in realtà sono funzionali all’obbiettivo della pellicola.
Un film che si supera, che invecchia bene, riuscendo a prendere in giro il mondo di Hollywood e gli stereotipi delle pellicole action anni Ottanta/Novanta.
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