Titolo: Passage to Womanhood
Regia: Inaya Yusuf
Anno: 2018
Paese: Malesia
Festival: Divine Queer Film Festival
Giudizio: 4/5
Un gruppo di donne trans musulmane si
oppone all’emarginazione sociale in Malesia. Ridefinendo il ruolo
femminile nell’Islam, dipingono il proprio ritratto di essere
donna.
Il mediometraggio di Yusuf si concentra
sulla vita di tre donne e la loro lotta per cercare di sopravvivere
in una terra inospitale come quella della Malesia soprattutto per chi
ha scelto di diventare trans. Difficoltà, oltre già le normali, ad
essere inserite nella società ( ma non accolte), difficoltà a
lavoro, per strada con la paura di essere aggredite quotidianamente,
con le minacce dei familiari e infine con i propri partner.
Sembra una condanna più che una
scelta. Dalle testimonianze delle donne si appura un limite culturale
che non sembra voler accennare a nessun tipo di cambiamento.
Il cinema o meglio i documentari
servono soprattutto a questo, esplorando terre sconosciute e portarci
così alla scoperta di tabò che richiedono ancora tantissimo tempo
prima di riuscire ad essere comprese e rispettare così la carta dei
diritti umani per far sì che ognuno possa liberamente scegliere di
fare quello che vuole con il suo corpo nel paese in cui nasce e
cresce.
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