Titolo: Detroit rock city
Regia: Adam Rifkin
Anno: 1999
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Cleveland, Ohio, 1978. Quattro ragazzi
che compongono il gruppo musicale dei Mystery, sognano di diventare
il gruppo spalla dei Kiss, band satanica per eccellenza. In occasione
del concerto dei loro idoli, essi si procurano quattro biglietti ma
la madre di Jam, cattolica praticante, si infuria e li brucia. Da
questo momento in poi comincia una spasmodica caccia al biglietto che
vede impegnati i quattro ragazzi per un' intera nottata. Non mancano
disavventure, crisi di coscienza e ostacoli di vario genere che
movimentano la trama del film. Oltre ai già citati protagonisti, il
cast della commedia annovera i componenti della band dei Kiss che
interpretano se stessi
Cosa accade quando una madre cattolica
praticante scopre che il figlio ha sostituito il suo vinile di Carly
Simon con quello di “Love Gun” dei Kiss, il complesso satanico
per eccellenza?
Detroit rock city è quella piacevola
sorpresa che scopri quando meno te lo aspetti facente parte della
pletora di film i quali omaggiano gli anni'80, tantissima musica, una
teen comedy con un gruppo di quattro ragazzi che a tutti i costi
vogliono raggiungere il concerto dei loro beniamini Kiss.
Da qui tutto il film è una divertente
e scoppiettante avventura sulle peripezie e le sfortune di questi
quattro metallari con la madre religiosa che sembra seguirli ovunque,
facendogliene combinare di tutti i tipi.
Le regole, le istituzioni, il coming of
age, tutto viene inserito nel calderone e il film poi riesce ad
essere un caloroso omaggio, un revival delle migliori soundtrack
degli anni '80, dove comparirà la stessa band musicale, per non
parlare dell'eccesso a cui punta senza nasconderlo la regia di Rifkin
cercando di mettere i giovani di fronte alle scelte e le prove più
paradossali (milf che perdono la testa e spogliarelli)
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