Titolo: Taint
Regia: Drew Bolduc, Dan Nelson
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
L’acqua è infetta. Gli uomini che la
bevono si trasformano in misogini incazzati con l’unico intento di
spaccare le teste alle donne a qualsiasi costo.
Per fortuna che alle volte arriva il
trash. Quello devastante, parente della Troma dove tutto è lecito e
consentito, quindi cazzi che vengono in faccia, volgarità, odio,
violenza a profusione spesso senza un perchè da motivare, oscenità
e infine la regola più folle di non fermarsi mai di fronte a nulla.
Negli ultimi anni pochi ci sono
riusciti a farmi ridere e schifo allo stesso tempo come Orgazmo,
One
eyed monster, Night
of the something strange e
altri su questo stampo.
L'idea alla base è semplice ma
funzionale. I due registi girano un indie che definire low budget
vuol dire già qualcosa stra fregandosene del risultato più che
soddisfacente.
Taint fa ridere e bisogna vederlo prima
di tutto per questo. L'ennesimo esempio di come con due lire si possa
realizzare un prodotto indipendente, senza l’aiuto di studi o
attori professionisti, che intrattenga alla grande con delle facce da
schiaffi e protagonisti improvvisati che adempiono solo allo scopo di
fare schifo dall'inizio alla fine. E poi la colonna sonora è subito
un richiamo agli anni 80, come il film, palese richiamo alle commedie
splatter di quegli anni.
Le scene indimenticabili sono tante e
la quantità di cazzi che vengono spappolati, inquadrati e presi in
considerazione sono forse il numero più ingente mai visto in
produzioni simili.
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