lunedì 11 febbraio 2019

Down-Into the dark


Titolo: Into the dark-down
Regia: Daniel Stamm
Anno: 2018
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodio: 5
Giudizio: 2/5

Un paio di persone rimangono chiuse in un ascensore dentro l'edificio di lavoro

L'idea di far funzionare un lungometraggio all'interno di un'unica location è stato già uno degli intenti in questa antologia horror per la Hulu.
New year, new you, il quarto episodio, era ambientato tutto in una villa con piscina, riuscendo solo in parte a rendersi accattivante e stimolante. Down è più complesso, i due protagonisti a differenza delle ragazze della festa di Capodanno non si conoscono, sono in un ascensore dove il senso claustrofobico aumenta vertiginosamente, è sono costretti a dividere uno spazio ristretto senza niente che possa aiutarli.
Non ci vorrà molto prima che inizi una lenta carneficina che gioca tutto in un rapporto sadico e perverso tra vittima e carnefice dove vengono "scambiati" spesso i ruoli, e soprattutto nel secondo atto si cerca quel colpo di scena che in casi come questi deve essere molto incisivo e in linea con quanto prima mostrato per non risultare invece l'elemento che rischia di deflagrare tutto l'impianto costruito fino a quel momento.
In parte è così. 90' in un unico spazio risulta ancora una sfida ambiziosa. Stamm cambia completamente le carte in tavola mostrando il contrario di tutto e lasciando soprattutto il personaggio di Guy a cercare di essere carnefice, stalker, e infine un succubo che non riesce a cogliere la natura complessa e stratificata di Jennifer.
Un finale piuttosto campato in aria, dove ancora una volta si cerca di valorizzare il fatto che non esista bene o male ma un profondo egoismo di fondo.


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