Titolo: Bumblebee
Regia: Travis Knight
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Infuria la guerra sul pianeta Cybertron
tra Decepticons e Autobots e le cose si mettono male per questi
ultimi, tanto che il loro leader Optimus Prime organizza una missione
di fuga verso la Terra, dove manda in avanscoperta Bumblebee. Questi
atterra sul nostro pianeta nel 1987, sfugge ai militari americani e
si batte con un Decepticon, su cui riesce ad avere la meglio però
non prima di perdere la voce. Ferito si trasforma in un maggiolino
Volkswagen giallo e in questo stato finisce in un'officina, dove
Charlie passa parecchio tempo in cerca dei pezzi di ricambio per
riparare la macchina di suo padre. La ragazzina non ha ancora
superato il lutto del genitore e, visto che la madre ha trovato un
nuovo compagno, non vede l'ora di andarsene di casa. I suoi piani
saranno stravolti quando riceverà in dono una certa Volkswagen
gialla...
Ci mancava solo uno spin-off ad una
delle saghe più brutte e inutili di sempre.
La saga dei Tranformers ha di nuovo un
suo piccolo paladino, un gregario del bene, il braccio destro del
capo dei robot buoni.
Con un incidente scatenante come sempre
imbarazzante (vai a nasconderti sul pianeta Terra e fai la guardia),
il protagonista obbedisce agli ordini per essere poi portato in vita
da una ragazzina orfana di padre che pensa solo ai motori.
Bumblebee è ottimo per un target che
non superi i 14 anni. Un film elementare, per fortuna montato meglio
dei film fracassoni di Bay, con un regista che come per Wan, ha
dovuto rilanciare questi giocattoloni (vedi Acquaman) con il preciso
compito di far innamorare di nuovo il pubblico.
Intrattiene, richiama la lacrimuccia
per i nostalgici della musica fine anni'80, mostra qualche robot
segato a metà, crea dei rapporti con il governo interpretato dal
militarone Cena e poi basta.
Tutta la parte di amicizia tra la
ragazzina e il maggiolino è fondamentale. Magari un giorno le
macchine prenderanno il sopravvento e allora non suonerà così
strano vederci parlare con la nostra automobile.
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