Titolo: Wicked Gift
Regia: Roberto D'Antona
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Ethan ha dei sogni spaventosi. Lo
psichiatra lo rassicura: i sogni sono solo un fenomeno psichico, non
hanno un significato. Quello che si può dire, sostiene, è che
probabilmente sono associati alla sua solitudine, al fatto che ha
paura. Ethan infatti vive solo ed è introverso. Al lavoro - si
occupa di grafica pubblicitaria e siti web - ha un socio, Andrea, che
è l'unica persona di cui si fida. A Ethan piace Alice, avvenente
barista, e in quel senso le cose sembrano andare per il verso giusto.
In ufficio, Ethan discute dei suoi sogni con Andrea, che è propenso
a credere all'esistenza di qualche entità soprannaturale e, in
particolare, alle maledizioni. Il giorno dopo, Ethan e Andrea sono a
un corso d'aggiornamento.
Ed eccoci all'esordio di D'Antona, che
poi proprio esordio non è dal momento che prima di questo film ha
esordito con svariati corti, una serie e altro ancora. Fino
all'inferno il suo secondo
film è un'opera citazionista che mi ha divertito abbastanza e ha
dimostrato il talento e tutte le migliorie apportate al film. Wicked
Gift è più complesso poichè non è proprio un horror ma un
thriller di genere che cita diversi registi della nostra tradizione e
mischia il tutto con il j-horror nipponico a cui il film elargisce
tante strizzate d'occhio. Una buona messa in scena, un montaggio che
assieme alla colonna sonora rimangono i punti di forza a dispetto di
alcune prove attoriali non proprio convincenti e alcuni dialoghi
eccessivamente prolissi.
Rimane un film meritevole che per
essere nel girone degli indie low-budget italiani cerca di prendersi
sul serio rispetto ad altri suoi simili grazie, credo, agli intenti
del regista che lasciano ben sperare contando la mano e l'attenzione
per i particolari che mi ha davvero stupito.
Nella limitatezza dei mezzi, il regista
e la sua troupe che rimangono per ora anche nei film successivi, sono
riusciti a far decollare le ambizioni di questo film, rendendolo un
prodotto comparabile con tutto il panorama degli horror indipendenti.
Wicked Gift è la sfida e poi la prova
che dalla dimensione amatoriale del fan-film, D'Antona è riuscito ad
essere proiettato nel professionismo. Per meritocrazia pure. Quasi un
miracolo di questi tempi.
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