Titolo: Sonno profondo
Regia: Luciano Onetti
Anno: 2013
Paese: Argentina
Giudizio: 3/5
Negli anni Settanta, dopo aver ucciso
una giovane donna, un assassino traumatizzato dai ricordi della
propria infanzia riceve una misteriosa busta sotto la porta.
Improvvisamente, da cacciatore diventa preda quando scopre che la
busta contiene immagini dell'omicidio da lui commesso.
Onetti è un nome che forse verrà
ricordato più che altro per l'enorme potenziale come autore a tutto
tondo. Scrive, dirige, interpreta, monta, fotografa, produce, crea
addirittura le musiche.
Girato in Argentina ma ambientato in
Italia, il giallo thriller in questione è un omaggio a due punti di
riferimento dell'horror e del thriller moderno e datato, uno manco a
doverlo ribadire è Argento mentre l'altra coppia invece, a parer
mio, anche se in minor parte è quella composta da Cattet e Forzani,
due outsider che negli ultimi anni hanno girato dei film bellissimi e
assurdi.
Supportato dal fratello e
dall'assistente, che recita al fianco del regista, Onetti gira un
prodotto particolare con una lunghezza che supera di poco lo standard
del lungometraggio e fin dalla prima sequenza e infarcita di
un'atmosfera che sembra proprio realizzato nel pieno degli anni '70
con tutti quei toni sbiaditi, filtri di colore e gelatine sparate e
un uso predominante della soggettiva.
Come per alcuni film di Argento non
vediamo quasi mai il killer e in questo caso nemmeno le vittime con
un azzeramento dei dialoghi dove è proprio la musica a scandire i
tempi.
Potrebbe sembrare il tipico esercizio
di stile di un autore che sa gestre i mezzi con un certo
compiacimento e una consapevolezza abbastanza rara da vedere anche se
credo che non sia così.
In più non manca una certa ricerca di
una psicologia criminale alla base del protagonista.
Come spesso viene abusato anche in
altri film, il killer sembra vittima di un morboso imprinting
famigliare identificato a turbe sessuali che sembrano intrappolarlo
in una delirante follia che cerca di mettere a tacere proprio
scatenando la sua follia omicida.
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