Titolo: Devil and father Amorth
Regia: William Friedkin
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il regista William Friedkin ha ripreso
il celebre sacerdote Padre Amorth in occasione della pratica di uno
dei suoi esorcismi, eseguito su una donna che aveva manifestato
comportamenti terrficanti e inspiegabili a livello psichiatrico.
Dura poco più di un'ora il
documentario di Friedkin su padre Amorth.
Nasce da un bisogno, quello del regista
che aveva diretto il cult L'ESORCISTA, film che scosse profondamente
Amorth che anni e anni dopo (circa 40) decide di permettere al
regista americano di filmare un esorcismo. Solo per quello dunque
documentare un esorcismo perchè in realtà altri motivi non sembrano
esserci e appare piuttosto chiaro.
In realtà quello che filma, senza
troupe, da solo e con una piccola telecamera, è il nono tentativo di
esorcizzare Cristina, una ragazza che abita vicino Roma e che fino al
momento, in cui non vediamo realmente che succede, non possiamo
renderci conto di cosa abbiamo di fronte.
Partiamo da un piccolo presupposto per
quello che è un lavoro senza dubbio interessante ma con molti limiti
e un'estetica troppo sensazionalistica.
Friedkin filma un quarto d’ora di
questa poveretta seduta su una sedia con il vecchio prete che mugugna
preghiere e benedizioni e parla col presunto Diavolo in compagnia di
altre persone tra cui tre uomini oltre Amorth che cercano di bloccare
la ragazza (uno di questi è il suo ragazzo forse uno dei personaggi
più inquietanti del documentario, su cui però non viene fatta
luce).
Sospendendo il giudizio, in quanto ateo
che non crede in queste cose, ma ne rimane profondamente affascinato,
in quanto fatti sociali umani e creati dall'uomo, un paio di momenti
in cui mi sono davvero chiesto, come il regista, se quello a cui
stavo assistendo fosse del tutto reale sono capitati.
Il problema è che anche la scena di
sofferenza in sè risulta per certi versi tragicomica.
In particolare per un effetto anche se
poi ho scoperto che è stato modificato in post produzione, almeno lo
spero, che riguarda lo sdoppiamento della voce di Cristina.
Friedkin subito dopo l'intervista, fece
vedere le immagini a neuropsichiatri, compagnie di psichiatri e altri
esperti del settore come anche un vescovo che vedendo le immagini, ci
crede, ma dice di aver troppa paura per prendere atto ad un esorcismo
o farne uno oppure un'intervista alla buon'anima di William Peter
Blatty che non sembra avere molta attinenza.
La comunità scientifica, seppur
basita, parla come del resto non poteva non fare, di come alcuni
disturbi vengano citati nel Dsm e che hanno dei nomi ben precisi come
la trance dissociativa, il delirio e altri stati alterati della
percezione. Cristina poi è posseduta da 89 demoni.
Il finale è forse l'artificio che
Friedkin per cercare di spiazzare e di lasciare con il fiato sospeso
filma una brutta ricostruzione trash dove lui e un assistente di
Amorth, che nel frattempo è morto, scappano dalla chiesa dove
avrebbero incontrato Cristina con il uomo che per giunta minaccia i
familiari del regista.
Terribile il finale ma mai come la
figura che è stata di padre Amorth che ha sempre criticato quasi
tutto uscendosene con delle frasi memorabili che resteranno come
monito per fare chiarezza su un altro personaggio religioso
misterioso senza dubbio e di cui a differenza di Friedkin mi è
sempre sembrato un altro servo della Chiesa senza particolare verve.
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