Titolo: Crawl or die
Regia: Oklahoma Ward
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Una squadra di sicurezza d'élite, che
ha ricevuto il compito di proteggere l'ultima donna conosciuta in
grado di rimanere incinta, si ritrova a dover fronteggiare un
claustrofobico sistema di tunnel sotterranei senza fine. La squadra
imparerà presto che il vero orrore non è dato solo dalla forza
inarrestabile che li segue ma anche dal tunnel stesso, che diventa
sempre più piccolo.
Il film sci-fi super indipendente della
regista con un nome stranissimo si aggiunge al filone appunto citato
strizzando l'occhio ad ALIEN e HAZE di Tsukamoto.
L'eroina protgonista, Tank, passa tutto
il film a cercare di trovare una via d'uscita in un sistema di
cunicoli claustrofobici e inseguita da creature che sembrano dei
delfini giganti particolarmente incazzati che cominciano a sterminare
la sua task force.
Un film che dopo il primo atto lascia
spiazzati geograficamente, non sappiamo più dove siamo e se stiamo
banalmente percorrendo il cunicolo giusto. Un film tutto attentamente
studiato per creare questo effetto che solo alle volte cede ad un
montaggio macchinoso soprattutto nel terzo atto finale.
Pochissimi dialoghi, scene di violenza
a gogò e tutte attentamente girate contando la mancanza di soldi e
una protagonista che cerca di mettercela tutta nel cercare di essere
realistica nella sua disperazione personale che la porta a vivere
momenti di conflitto e di sopraffazione.
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