Titolo: Deadpool 2
Regia: David Leitch
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Il mercenario malato di cancro e
trasformato in un essere pressoché immortale, capace di rigenerarsi
da ogni ferita, si gode finalmente la vita insieme alla compagna
Vanessa. Ma ad accettare irresponsabilmente, com'è nel suo stile,
missioni da sicario in giro per tutto il mondo si finisce per farsi
dei nemici e arriva presto per Deadpool il momento di pagare il
conto. Una batosta tale da ritrovarsi a casa degli X-Men, con Colosso
che ancora una volta gli dà la possibilità di essere un eroe e lo
porta con sé in una missione per calmare un giovanissimo e potente
mutante. Prevedibilmente le cose non vanno a finir bene e Deadpool si
ritrova nei guai insieme al ragazzino a cui però si sta affezionando
tanto che, quando dal futuro giungerà un letale guerriero deciso a
ucciderlo, il loquace ex mercenario farà tutto il possibile per
proteggere il giovane.
Deadpool non è uno dei miei super eroi
preferiti.
Il perchè è uno. Ryan Reynolds.
Nonostante sia bruciacchiato e mascherato proprio non riesco a
sopportarlo. Preferisco anche se appartiene all'universo Dc il
cattivissimo e meglio caratterizzato Lobo con cui Deadpool potrebbe
avere alcune affinità.
Per rimanere in casa Marvel invece
rimane colui che il mercenario prende in giro all'inizio del film con
la statuetta e la morte tragica dell'eroe.
Togliendo solo per un attimo
l'antipatia forte verso questa specie di fantoccio mediatico che
prova a fare l'attore rendendosi ancor più ridicolo, Ryan Reynolds,
devo ammettere che questo secondo disastroso capitolo è davvero
qualcosa di notevole per quanto riguarda l'esagerazione, la potenza
dei mezzi impiegati, il cast e l'ironia ancora più blasfema e
grottesca rispetto al primo capitolo.
Si ride, ci si diverte, non si prende
nulla sul serio, compaiono pure bambini super cattivi e "malvagi",
personaggi di supporto che funzionano benissimo anche se fanno poco
più che delle comparsate e parlo di Fenomeno oppure gli X-Men
coinvolti o la squadra della X-Force con alcune trovate che fanno
davvero ben sperare sul futuro di un possibile sequel.
A differenza però rispetto ad altri
film Marvel che hanno provato la soluzione ironica senza riuscirci e
non sono pochi qui invece l'autoparodia funziona rispetto agli
azzardi demenziali ad esempio di un Thor-Ragnarok
davvero brutto e penoso.
Per finire il personaggio di Cable
riesce a dare ancora più spessore alla storia cambiando gli schemi
temporali e aggiungendo dubbi e perplessità vista tutta la storia
ormai quasi un romanzo da seguire del complesso universo dei Marvel
Studious, resa anche così appetibile grazie alla mimica facciale di
Josh Brolin/Thanos. Se ci sarà qualche collegamento staremo a
vedere, questo non mi va di spoilerarlo.
Infine sulla sceneggiatura non mi sento
di dover fare la lezioncina. E' un puro divertissement dove seppur
vero che la trama è deboluccia (il fattore bambini con super poteri
abusati nelle comunità diventa un pretesto che a lungo andare
stanca...) il film in sè non ha questo particolare compito di dover
raccontare chissà cosa. Intrattiene facendolo bene e regalando due
ore di divertimento e colpi bassi.
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