Titolo: Julkita
Regia: Humberto Busto
Anno: 2017
Paese: Messico
Festival: Torino Underground Cinefest
5°edizione
Giudizio: 4/5
Contro la violenza di ogni genere e il
disonore dei politici messicani arriva Julkita e il suo ciclo
mestruale....se solo fosse coraggiosa abbastanza da distruggere i
suoi nemici famigliari...
Blasfemo, trasgressivo, esplosivo,
assurdo, esagerato.
Il corto di Busto in 18' riesce a
generare e provocare una quantità di stati d'animo a metà tra
l'exploitation, lo schifo assurdo, il trash e il weird fino ad
arrivare ad un finale davvero senza senso.
Fratello e sorella. Praticamente
un'unica location. Sangue, lingue che si attrversano, ancora sangue
ma quello mestruale. Un rapporto intimo ossessivo compulsivo,
rapporti tra consanguinei, le personalità multiple di Julkita, la
protagonista che si inneggia a paladina mettendo a sacrificio proprio
il suo corpo e la sua femminilità.
Credo che ci troviamo di fronte al
corto più feroce e frenetico del festival.
Un atto anche politico con una metafora
che riesce solo in parte a raggiungere l'intento che si era dato,
rimanendo troppo ancorato a qualcosa che sembra un braccio di ferro
tra una sessualità deviata e un bisogno di scindere una parte di se
stessi quando ci si trova lontano dalle mura domestiche.
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