Titolo: Codice Unlocked- Londra sotto
attacco
Regia: Michel Apted
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Alice è un'agente della CIA che non
lavora sul campo: camuffata da assistente sociale, aiuta a
individuare tipi sospetti e potenziali terroristi. In passato era la
migliore, ma ha scelto di stare in disparte perché non riesce a
perdonarsi per un attentato a Parigi che non è riuscita a sventare.
Quando dei falsi agenti la contattano per interrogare un sospetto,
però, deve necessariamente impugnare la pistola: per salvare se
stessa e impedire che qualcosa di terribile avvenga.
Codice Unlocked è il classico thriller
di spionaggio che vede da una parte un'America sofferente che piange,
abbracciando i fedeli sostenitori inglesi, e dall'altra le cellule
jhadiste e i loro piani per far scoppiare altri attentati.
C'è una protagonista dal passato
oscuro, autodidatta in tutto, che per non aver sventato un attentato
rimane coi sensi di colpa fino a dover dar prova di sventare
l'ennesimo complotto.
In più diventa il capro espiatorio
perfetto affinchè tutte le intelligences le diano la caccia o la
baccaglino per ottenere i suoi servigi.
C'è Orlando Bloom che recita Orlando
Bloom che se la tira in un personaggio che ha più riprese è davvero
così insopportabile da far ridere e basta senza stare a dare
importanza al suo ruolo, tra l'altro il tipico doppio giochista. Poi
abbiamo il nero che si sacrifica e John Malkovich che almeno cerca di
restituire un minimo di dignità ad un film imbolsito, reazionario e
tamarro e con tanti difettucci anche di trama che per quanto cerchino
di mascherare emergono fuori come i sensi di colpa dello
sceneggiatore.
Infine esce dalla tomba pure Michael
Douglas che a parte le moine alla Noomi Rapace protagonista (paladina
di questi film di spionaggio e fisic du role a tutti gli effetti) si
vede già dalla seconda inquadratura che è un traditore (purtroppo
non sei più bravo a mascherare nulla).
Mi spiace per Apted finito a dirigere
questi blockbusteroni americani che non sembrano finire mai. La sua
filmografia, soprattutto nei primi anni, ha regalato diversi film
interessanti e che di certo non strizzavano così tanto l'occhio a
una certa politica yankee.
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