Titolo: Mindhorn
Regia: Sean Foley
Anno: 2016
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5
Richard Thorncroft ha raggiunto l'apice
del successo negli anni Ottanta lavorando come Mindhorn, un agente
segreto con un occhio robotico in grado di "vedere la verità".
Decenni dopo, quando uno squilibrato desidera scontrarsi con
Mindhorn, Richard si vede costretto a ritornare sui suoi passi
rivivendo i suoi giorni di gloria, riacquistando credibilità
professionale e riallacciando la storia d'amore con l'ex amante
Patricia Deville.
La parodia ha il compito di far ridere
anche se non sempre ottiene l'effetto sperato nello spettatore.
L'ironia è uno degli strumenti più
difficili da saper utilizzare soprattutto quando naviga su territori
inesplorati o per rendere, come in questo caso, omaggio agli anni
'80.
Mindhorn è un commedia britannica
co-prodotta da Ridley Scott e disponibile in esclusiva su Netflix. Un
film che coniuga spionaggio e commedia in cui bisogna amare e provare
una certa empatia per il protagonista altrimenti si diventa
istantaneamente distanti anni luce dalle gag e dalle splapstick che
Foley, in quanto attore, cerca di trovare e di infarcire nel film.
Richard si perde nel personaggio e
viceversa in un gioco degli equivoci che scatena gag e dialoghi
esilaranti, con figure secondarie che ben si adattano
all'improbabilità di una vicenda dalle diverse sfumature per
un'operazione che nella sua magnetica leggerezza mostra tutti i suoi
limiti o come molti invece sostengono i punti di forza e chiave che
lo hanno reso un enorme succcesso.
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