Titolo: Bambola assassina 5-Figlio di Chucky
Regia: Don Mancini
Anno: 2004
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Nel quinto film della serie horror,
Chucky e Tiffany si ritrovano a dover allevare il loro figlio per
poter creare una terribile famiglia di bambole assassine.
Credo di essere arrivato al sesto e da
lì non sono sicuro di averne visti oltre o meglio che ne siano
usciti altri. Diciamo pure che dei sei capitoli usciti non credo
nemmeno di averli visti tutti e comunque non ricordo nulla della
storia. L'idea originale e abbastanza suggestiva di Don Mancini,
regista, sceneggiatore e moltre altre cose, aveva sempre fatto slittare il regista americano solo come sceneggiatore senza averne mai visto le reali potenzialità che di fatto ha sempre avuto.
regista, sceneggiatore e moltre altre cose, aveva sempre fatto slittare il regista americano solo come sceneggiatore senza averne mai visto le reali potenzialità che di fatto ha sempre avuto.
Il risultato è il capitolo migliore
della saga oltre ad essere il secondo più costoso in termini di
budget. In termini di sceneggiatura invece ci si diverte abbastanza e
il risultato gioca su tantissimi elementi portati all'esagerazione,
alla parodia, alle innumerevoli citazioni e di fatto al taglio
grottesco dell'intera vicenda che essendo un horror non poteva essere
da meno.
Glenda è il protagonista, il figlio
che non sembra avere nessuna sessualità facendo impazzire i genitori
che lo trattano a seconda delle loro preferenze. Il problema grosso,
e qui bisogna capire le reali responsabilità tra produzione, regia e
sceneggiatura è quella di capire cosa è andato storto facendo
diventare a tutti gli effetti tutta la storia una pagliacciata
ridicola che solo in alcune scene riesce a trovare una sua ragione
d'esistere. In tutto questo ovviamente gioca il suo solito ruolo da
sex bomb la Jennifer Tilly che cerca così di salvare, diventando lei
per prima fuori dalle righe a tutti gli effetti, una delle cause
principali della rovina del film.
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