Titolo: Belko Experiment
Regia: Greg McLean
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Una compagnia americana in Sud America
viene misteriosamente isolata e i suoi impiegati cominciano a
mostrare la loro vera natura quando gli viene ordinato di uccidersi a
vicenda o di farsi uccidere.
Belko Experimet aveva diversi motivi
per interessare. La trama, un esperimento sul sociale dove possano
incontrarsi sci fi e horror, un cast di serie b dove spuntano tanti
antagonisti visti in passato e una sorta di atmosfera da corporation
che lascia pochi spazi dove fuggire ma che facilmente lascia
intravedere gli spiragli di conseguenze inattese ed effetti perversi
che porteranno ad un bagno di sangue. Lo spunto quindi seppur non
così originale è interessante partendo proprio dall'idea del
microchip e di queste corporation in cui gli stessi dipendenti e
impiegati non sembrano mai sapere fino in fondo cosa stanno
realizzando. La vicenda infatti è ambientata in Colombia, a Bogotà,
uno di quei paesi del terzo mondo che manco a farlo apposta sta
vivendo un clima politico teso e disperato con una sorta di
guerriglia che sancisce la disuguaglianza in questi paesi come il
caso e la vicenda amara di ciò che sta succedendo in Venezuela. Qui
all’interno di un’azienda di recruiting americana con il compito
di aiutare i suoi dipendenti ad inserirsi perfettamente nella società
colombiana, le giornata sembrano trascorrere come tutte le altre, in
cui i dipendenti sorridono e vestono sempre in modo impeccabile fino
a quando una voce misteriosa proveniente dall’interfono rilascia
una inquietante comunicazione:
A tutti i dipendenti: qualunque cosa
stiate facendo, per favore fermatevi e prestate la massima
attenzione. Attualmente ci sono ottanta dipendenti nell’edificio.
Nelle prossime ore la maggior parte di voi morirà. La vostra
possibilità di sopravvivere aumenterà solo se seguirete i miei
ordini. Il primo test è molto semplice: uccidete due dei vostri
colleghi nei prossimi 30 minuti. Se non ci sono due cadaveri
nell’edificio nella prossima mezz’ora subirete delle conseguenze.
“L’esperimento” a Greg McLean è
riuscito, sarà particolarmente apprezzato dai fans del gore contando
che non mancano teste esplose, sparatorie, scazzottate e traumi vari
(a un ragazzo, la testa verrà fatta a pezzi con una grande
pinzatrice). Il film altro non è che una brutale e sanguinosa
battaglia che scorre molto bene.
Tutto bello soprattutto nel primo atto,
poi il film esaurisce tutto molto in fretta, il problema grosso è
stato seminare la suspance invece di liberarla senza troppi
convenevoli con l'effetto del tutto subito e un veloce climax che non
sembra nemmeno chiudere la vicenda ma lasciando le briciole per altri
possibili sequel.
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