Titolo: Headshot(2016)
Regia: Mo Brothers
Anno: 2016
Paese: Indonesia
Giudizio: 3/5
Un uomo soffre di amnesia e non ricorda
il suo passato quando era sfruttato come una macchina da guerra per
uccidere le persone. Un giorno però si imbatte nei criminali che
lavorano ai servizi di un vendicativo trafficante di droga e il suo
passato ritorna a galla.
Ormai l'Oriente ha spodestato definitivamente l'Occidente sul cinema delle arti marziali e alcune sotto branchie del cinema d'azione. Basti pensare agli Yakuza Movie come alcuni polar nipponici e cinesi, senza peraltro contare la potenza degli ultimi anni del cinema sud coreano.
In fondo è sempre stato così dai
tempi di Bruce Lee. E'un fattore culturale che li appartiene.
Iko Uwais è diventato il nuovo
paladino delle arti marziali dopo Tony Jaa. Indonesia vs Thailandia.
Un bello scontro tra due paesi che mettono in ballo mazzate di una
violenza cosmica e con un ritmo eccezionale che spesso e volentieri
mostra lunghi piani sequenza per valorizzare il talento degli attori
e la quasi totale assenza di stunt man.
Uwais dopo i due capitoli di Raid
Redemption Raid
2 per il gallese Evans, è
stato prelevato dai due fratelli che hanno avuto in patria un mezzo
flop con il difficilissimo Killers.
Un film cupo, teso e complesso che purtroppo non è riuscito ad avere
successo anche a causa di una violenza gratuita molto perversa.
Headshot è pieno di scene d'azione che
lo rendono estremamente divertente e realistico ma ancora una volta
l'aspetto provvidenziale per mostrare che cosa ci si aspetta da film
di questo tipo e nella trama che definire imbarazzante è poco.
Alcune carneficine come quella in
prigione e sul pullman sono di una violenza inenarrabile con arti
mozzati e quant'altro, il tutto ovviamente condito con una
realisticità a tratti inquietante.
Questa incredibile alleanza dovuta
tutta a Evans che di fatto ha organizzato l'incontro tra i registi e
la star, diventa importante per poter sancire un sodalizio che
speriamo porti a tante altre pellicole di sonore mazzate come questa
che diventano oro colato dal momento che dall'altra parte del mondo
ci tocca vedere gente improbabile che si cimenta in film di arti
marziali senza averne la stoffa.
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